San Giovanni in Croce

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Villa Medici del Vascello (La Rocca di San Giovanni in Croce)

(sec. XV)

La Rocca di San Giovanni in Croce, mirabile sintesi tra architettura militare e villa gentilizia extra-urbana, fu eretta nel 1407 per volontà di Cabrino Fondulo, Signore della città di Cremona, in una posizione geografica strategica rispetto ai territori di Parma, Mantova e Brescia.
La Rocca, infatti, ebbe da subito un ruolo importante nello scacchiere delle contese politico-territoriali tra il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia e il vicino stato mantovano dei Gonzaga.

Il periodo storico di maggior splendore del complesso monumentale, tuttavia, coincise con gli anni in cui “padrona di casa” fu Cecilia Gallerani (1473-1536), la celebre Dama con l’ermellino ritratta da Leonardo da Vinci nel 1488-90. Già amante di Ludovico il Moro, ella divenne illustre abitante di San Giovanni in Croce in seguito al suo matrimonio, nel 1492, con il conte Ludovico Carminati, feudatario del luogo.
Cecilia animò una piccola corte rinascimentale e diede lustro con il suo fascino e la sua cultura al nostro borgo, ospitando in loco le personalità più importanti del Rinascimento lombardo.

Anche Leonardo, diretto nel 1500 a Mantova su invito di Isabella d’Este, sostò a San Giovanni in Croce nella prestigiosa residenza di Cecilia, e lasciò traccia indelebile del suo genio creativo anche nel nostro territorio, come ha affermato a tal proposito lo storico dell’arte Prof. Flavio Caroli.
E’ propria di questo periodo, a cavallo tra il XV e il XVI secolo, la prima fase di trasformazione del castello in una villa gentilizia di campagna: vennero, in primo luogo, realizzate le finestre all’estremità del fronte meridionale, che contribuirono ad ingentilire la linea architettonica dell’edificio, inizialmente improntata ad esigenze militari e di difesa.

Rilevanti modifiche architettoniche furono apportate nel XVII e nel XVIII secolo ad opera dei marchesi Soresina-Vidoni, divenuti i nuovi proprietari cremonesi del complesso monumentale a partire dal 1623. Essi approntarono un magnifico loggiato manierista sul lato meridionale del complesso, divenuto nel frattempo l’ingresso principale al complesso, e perfezionarono, con successivi ulteriori interventi strutturali, la loro residenza campestre nel segno di una raffinata eleganza.
L’idea lungimirante, all’inizio del XIX secolo, di realizzare un ampio Parco-giardino (di 12 ettari) adiacente alla villa, introdotto da una deliziosa scalinata, è da attribuire a Giuseppe Soresina-Vidoni, nominato Principe dell’Impero nel 1817 per volontà di Francesco I d’Austria. Nel giardino, tipicamente “all’inglese”, trovano ancora oggi collocazione essenze vegetali di notevole pregio, non solo autoctone, mentre vari edifici e manufatti artistici lo impreziosiscono e lo caratterizzano con una originale conformazione romantico-pittoresca: un laghetto panoramico dove si svolgevano memorabili regate, rovine neo-gotiche, una pagoda cinese, un tempietto indiano, una capanna olandese, un tempio neoclassico intitolato a Flora, la dea romana della primavera.

Villa Medici del Vascello è stata acquisita in proprietà dal Comune di San Giovanni in Croce nel 2005. Il Comune ha intrapreso importanti lavori di messa in sicurezza, dapprima, e in seguito di restauro architettonico e di recupero funzionale del complesso, resisi necessari a causa del progressivo e preoccupante degrado infrastrutturale che ha interessato il nostro bene culturale, a partire dal 1950 circa.

L’incantevole Parco-giardino è sede di regolari visite turistiche guidate e ospita periodicamente eventi culturali, didattici e ricreativi.
Nel maggio del 2014 anche parte degli spazi interni del complesso sono stati restituiti alla pubblica fruizione: anzitutto dei Sangiovannesi, che da sempre hanno eletto la Rocca a simbolo della loro identità, ma anche di tutti gli amanti della storia locale, della natura e dell’arte.

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